martedì 22 febbraio 2011

CIAO ROSANNA ,SORELLA MIA.............

Andare a ritroso nel tempo, ricordare tutto ciò che è stato il tuo percorso di vita,per molti aspetti parallelo al mio seppur con dieci anni di differenza è per me molto doloroso ho sempre in mente quel 10 Aprile 2010 ovvero l' atroce epilogo della tua vita!
Mi vengono in mente quei lontani "anni 50" La nostra umile ma dignitosa casa a Domusnovas (allora in provincia di Cagliari)tu eri la primogenita di 10 fratelli (diventati poi nove quando mori' infante  Paolo il gemello di Pietro nostro fratello venuto a mancare anche lui nell' Agosto 2008)
E come tale sei stata per tutti noi una seconda Mamma:mentre nostra Madre andava a "spigolare"badavi a noi e in maniera particolare a nostra sorella Olga perchè disabile e questo lo facevi con Amore.ma non bastava essendo ragazza, anche tu spesso andavi a "spigolare"un lavoro duro : il tuo pranzo era un pezzo di pane bagnato nel pomodoro.....ero una bambina ma ricordo la tua bellezza ,il tuo splendido sorriso quando al mattino presto ti alzavi per far colazione con il minestrone avanzato la sera prima ,ma tu non ti lamentavi mai eri serena.....certe volte mi chiedevo come facevi ad essere cosi bella e paziente con me che ero un piccolo scricciolo...la sera dormivo con te ed avevo freddo noi non avevamo il riscaldamento ,io si eri tu...fino a quando alle quattro del mattino ,poi ti alzavi per impastare il pane con Mamma quello era il tuo primo compito della giornata ,poi arrivavano man mano gli altri ed erano veramente tanti ,quanta fatica e tanta tanta pazienza senza mai un accenno o un lamento e quanto Amore per i tuoi fratellini sopratutto per Olga quella sorellina più sfortunata di noi, c' era tanta dignità in te Rosanna allora io ero piccola e non mi rendevo conto della tua grande forza.
Intorno alla fine degli anni 50 ti fidanzasti , avevi circa 20 anni e io diventai la tua ombra perchè Papà da sola non ti faceva uscire, ricordo il primo film che andammo a vedere insieme "ADDIO ALLE ARMI" , POI MI PORTASTI ANCHE A BALLARE...quando andavamo a Siliqua a casa del tuo fidanzato e poi futuro Marito Franco......tu non lo sapevi ma spesso mi soffermavo a guardarti eri la mia splendida Sorella .La tua vita ai tempi era scandita da tanto lavoro finchè intorno al 1960 fosti la prima ad emigrare al Nord perchè nella nostra Splendida isola :che allora non conoscevamo non c' era futuro. Con la segnalazione del Parroco di allora e le dovute garanzie che saresti stata alloggiata in un convitto di Suore partisti per Vimodrone periferia est di Milano ed esattamente andasti a lavorare presso un Ospedale Geriatrico come Ausiliaria....Posso solo immaginare il dolore che provasti nel lasciare la nostra casa ,la nostra terra e sopratutto noi a cui eri molto legata...ora capisco la tua grande forza d' allora.
Cominciava la tua nuova vita di emigrante volevi costruirti un futuro e realizzare il tuo sogno di andare a scuola sogno insperato...Poi realizzato(riuscisti a racimolare i risparmi per farti la dote e più avanti riuscisti a sposarti con l' uomo che fu l' amore della tua vita fino alla fine dei suoi giorni...)dopo quanche mese arrivarono in Lombardia Papà e Pietro nostro fratello per lavorare mentre io rimasi con Mamma e gli altri fratellini a Domusnovas ,nostro padre decise di emigrare per dare un opportunità ai suoi figli e un destino diverso dal suo che ai tempi era la vita del Minatore diceva i miei figli devono studiare devono evolversi e cercare di realizzare almeno 1 sogno...cosi nel 1963 partimmo anche noi io allora avevo 14 anni e lasciavo i miei sogni di adolescente alle spalle insieme agli studi per poterti rivedere e ti riscoprii sempre più bella.avevamo una casa alla Valera di Varedo una piccola Frazione abitata principalmente da Emigranti Gente del Sud Italia,nello stesso anno tu ti sposasti con Franco e abitavate con noi ,avevate una piccola stanza perchè ai tempi era impossibile avere di più....poi rimanesti incinta aspettavi la nascita del tuo primogenito Massimo ,ricordo la tua energia seppur stanca del lavoro che: comunque continuasti a svolgere in quel periodo con le alzatacce all' alba e i tre chilometri a piedi da fare per arrivare alla Stazione e il viaggio verso il lavoro oltre al lavoro e il ritorno sempre alla stessa maniera, ma nonostante tutto tu eri felice mi parlavi della tua fierezza e di quella vita che portavi con te dicevi che era la tua forza il tuo futuro di Mamma.
Questo tuo percorso è stato molto duro eppure eri orgogliosa della tua vita pensandoci ora cara Sorella sono stati anni durissimi,privi di divertimento,dedicati al lavoro e sacrificio per una vita migliore in tè c' era tanta forza e caparbietà. Quando naque Massimo nel 1964 ti ho vista raggiante , eppure avevi avuto un parto difficile eri magra ,sfinita ,debole ma dovevi lottare anche per lui ,cosi riprendesti subito il lavoro ora la famiglia cresceva e cosi trovaste casa in affitto un altro tuo sogno si realizzava , la tua casa ,l' indipendenza si concretizzava ora avevi la tua famiglia ed un senso del dovere ammirevole .
l' anno dopo naque anche Rita la gioia si rinnovava adesso a casa c' era anche la tua Bambina ma anche altri problemi da affrontare perchè tu continuavi a lavorare e i tuoi figli non potevano star da soli cosi trovasti una famiglia che li accudiva mentre tu e Franco eravate al lavoro e poi al vostro rientro tornavate a riprenderli...sono stati anni veramente duri i tuoi sacrifici continuavano e le forze non ti abbandonavano mai ormai la meta era vicina la tua casa in sardegna era quasi finita i tuoi figli erano cresciuti ed indipendenti ,come gli avevi insegnato ad essere insieme a tuo marito,si avvicinava la pensione per voi e il sogno di tornare in Sardegna in quella casa tanto voluta con tutto il cuore dopo 30 anni di lontananza finalmente il tuo riscatto di donna Sarda emigrata hai vissuto in quella casa arricchendola giorno per giorno facendola sempre più bella con i risparmi delle vostre piccole pensioni,non chiedendo aiuto a nessuno . Tu minuta Donna e Vedova Sarda nel 2007 sei rimasta sola ,mi dicesti potrei andare e venire tutte le volte che voglio a Milano dai miei figli e nipoti ma questa è la mia casa qui riposa mio Marito e mio Padre e sò quanto dolore ho dovuto affrontare per ritornare qui,dove ci sono le mie origini sono dovuta andare altrove per costruirmi un futuro, il mio futuro adesso è qui.
Certamente non pensavi che l' epilogo della tua travagliata esistenza sarebbe stato cosi atroce,barbaro,cosi efferato per mano di Sardi e per 25 euro.
A70 anni la tua vita è stata spezzata e calpestata insieme alla tua dignità Piccola Donna Sardati hanno massacrato di botte,trascinato ,legato , soffocato con degli stracci in bocca e lasciato li a morire come e peggio di un cane, ed in seguito dato alle fiamme e lasciata bruciare per ore....un pensiero permane nella mia mente : penso a quanto tu abbia agonizzato , quanto tu abbia vissuto la tua morte, quanto tu abbia pensato ai tuoi figli i tuoi nipoti i tuoi fratelli, ma eri sola e indifesa ,penso a quanto il tuo pensiero prima di morire sia andato a quella Giovane Emigrante Sarda piena di speranza che nei "lontani anni 60"aveva lasciato la sua terra con la speranza di ritornare un giorno a viverci il tempo che le rimaneva.....e in quegli ultimi momenti della tua vita avere la consapevolezza che i tuoi momenti finivano in modo cosi atroce per mano di Sardi.
Amata sorella mia: hai amato tanto tuo marito,i tuoi figli e nipoti , attendevi con ansia il loro arrivo, una parte di te tornava e tornavo anch' io a trovarti e passare qualche giorno insieme a te, non volevi mai che ripartissi ....come farò adesso senza più sentirti ne rivederti ?????
Vivo del tuo ricordo Rosanna  ciò che sei stata e ciò che rappresenti per me nessuno lo può annullare.
Appresi la notizia della tua terribile fine leggendola sul televideo il mio respiro si fermò insieme alla mia esistenza quando ebbi la certezza che eri tu ;continuavo a ripetermi : PERCHE' PERCHE' !!!!!!

SPERO CHE IL GIUDICE CHE EMANERA' LA SENTENZA VERSO COLORO CHE TI HANNO TOLTO LE SEMBIANZE ,LA DIGNITA' ,L' ORGOGLIO E LA VITA , TI RENDA  ONORE E GIUSTIZIA ROSANNA . VOGLIO TORNARE A CREDERE  , CREDERE ANCORA NEL POPOLO SARDO ONESTO E LEALE.

sii orgogliosa Sorella Mia sei in me con me per sempre , con infinito amore e tenerezza.
Tua Sorella Giulia.

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